Descrizione:
Il galateo della steppa Ecco le venti regole d’oro da imparare per farsi benvolere dai Mongoli, quelli della città e soprattutto quelli della campagna. Molti di questi insegnamenti venivano già descritti da viaggiatori del XIII secolo come i frati Giovanni di Pian del Carpine e Guglielmo di Rubruc, autori di straordinarie cronache dall’impero dei mongoli, e sono rimasti immutati ancora oggi. Illuminante la frase pronunciata dal nomade Erdenebold, 65 anni, che vive in una gher nell’Arkhangai, sulla strada per Karakorum: “Il viaggiatore può ignorare le nostre abitudini, ma deve essere intelligente nel comportamento”. 1) Mai calpestare lo stipite della porta entrando nella casa o nella gher. Tra- scinerebbe la sfortuna all’interno e per rimediare l’unico modo è quello di uscire di nuovo e rientrare stando più attenti (nel 1254 il frate Bartolomeo incespicò sull’uscio della gher del khan Mongke e rischiò la pena capitale: fu graziato in extremis dall’imperatore. Oggi si rischierebbe solo una brutta figura) 2) Non fischiare mai e non cantare quando si è a letto perché gli spiriti malvagi sarebbero svegliati e potrebbero perseguitarvi nella notte mentre state dormendo 3) Non rivolgere mai un coltello in direzione di qualcuno, è considerata una sfida o una maledizione 4) Stando seduti, non mostrare le suole delle scarpe a nessuno: è considerata una grande offesa 5) Non arrotolarsi le maniche, è un invito alla lotta (e attenzione: i mongoli sono campioni in questa disciplina) 6) Se si urta incidentalmente il piede di un’altra persona (maschio o femmina) stringerle la mano, altrimenti se ne perde l’amicizia 7) Offrire un regalo a chi vi ospita, ai bambini e alla moglie sempre con la mano destra, mentre la sinistra sorregge il gomito del braccio teso con il dono 8) Se si vogliono donare dei soldi, non arrotolarli o nasconderli ma spiegarli bene e appoggiarli accanto all’altare della casa o della gher 9) Accettare qualsiasi offerta (anche vodka o tabacco) con la mano destra o con le mani giunte 10) Non togliere il cappello entrando nella gher, ma al contrario indossatelo, se ne avete uno a disposizione 11) Sfilarsi sempre i guanti entrando in una gher anche se ci sono cinquanta gradi sottozero 12) Per rispettare l’usanza buddhista, nelle case (ma non nelle gher) togliere le scarpe e lasciarle nell’ingresso, salvo una diversa indicazione da parte dei padroni di casa 13) Non entrare in casa d’altri in perfetto silenzio ma far notare la propria presenza, parlando o tossicchiando garbatamente 14) Non parlare mentre si mangia 15) Nelle gher il lato nord è quello d’onore, riservato ai padroni di casa e agli ospiti importanti, a est (entrando, a destra) le donne, a ovest (sinistra) gli uomini. Quando ci si muove in una gher occorre fare il giro all’interno in senso orario 16) Non portare mai armi (anche coltelli) in una gher o in una casa 17) Mai gettare acqua nel fuoco, significherebbe cercare di “spegnere” lo spirito di un antenato 18) Rispettare sempre gli animali 19) Quando si riceve in offerta una coppa con bevanda alcolica (normalmente vodka o airag, il latte di giumenta fermentato) ricordarsi, prima di bere, di intingere l’anulare e schizzare una goccia in aria per gli dei e gli antenati, una ad altezza uomo per tutte le creature viventi e una verso il basso per la madre terra. Questo rito antico, chiamato “sergim orgoh” va compiuto solo al primo passaggio della ciotola 20) Non parlare in italiano (o in inglese) troppo a lungo di fronte a una famiglia mongola che vi ospita.
Timeline:
1 °giorno MILANO MALPENSA – ULAANBAATAR (9000 km ca) Partenza con il volo di linea Turkish Airlines per UIaan Baatar (scali a Istanbul e Bishkek, in Kirghizistan) con arrivo in Mongolia il mattino successivo. Cena e prima colazione a bordo. 2 °giorno ULAANBAATAR- KHARKHORIN (316 km ca) Arrivo all’aeroporto di Ulaan Baatar – Disbrigo delle formalità di sbarco – Incontro con l’interprete locale. Sistemazione sulle vetture 4x4. Trasferimento in centro città e cambio valuta. In mattinata visita del Monastero di Gandan, che in passato contava più di 10.000 monaci. In Mongolia considerato punto di riferimento da tutti i fedeli buddisti. Pranzo. Partenza per Kharkhorin, antica capitale della Mongolia al tempo di Ogodei, figlio di Genghis Khan. All’arrivo sistemazione in hotel locale. Cena e pernottamento. 3° giorno KHARKHORIN- ONGII KHIID (320 km ca) Prima colazione. Intera mattinata dedicata alla visita del monastero di Erdene Zuu, sino agli anni Venti uno dei più grandi centri del buddismo lamaista al di fuori del Tibet. Pranzo presso ristorante locale. Proseguimento per Ongii nel Middle Gobi. Durante il trasferimento numerose le soste per incontrare i nomadi e osservare le loro attività quotidiane. Nel pomeriggio arrivo ad Ongii Khiid e visita della rovine del Monastero distrutto negli anni ’20 dai Soviet. Sistemazione nel campo ger. Cena e pernottamento. 4° giorno ONGII KHIID - KHONGORYN ELSE (723 km) Prima colazione. Partenza in direzione sud: si entra nel Gobi. Distese sempre più ampie delineano spazi a cui non si è abituati. Mandrie di cammelli bactriani punteggiano l’orizzonte. Pranzo al sacco. Nel pomeriggio attraverseremo la catena del Gurvai Saikhan per raggiungere le dune sabbiose di Kongoryn Else. Sistemazione presso una famiglia locale. Cena e pernottamento. 5° giorno KHONGORYN ELSE – BAYANZAG (180 km ca) Prima colazione. Partenza per Bayanzag. Durante il trasferimento numerose le soste per incontrare i locali ed osservare le loro attività quotidiane. Arrivo e sistemazione in campo ger attrezzato. Pranzo nel ristorante del campo. Nel pomeriggio escursione a Flaming Cliffs, per ammirare i colori che assumono queste straordinarie formazioni rocciose al tramonto e per esplorare la “falesia dei dinosauri”, uno dei siti più famosi al mondo per il ritrovamento di reperti fossili di dinosauro. Rientro al campo. Cena e pernottamento. 6° giorno BAYANZAG – MANDALGOVI (742 km) Prima colazione. Partenza verso nord-est alla volta della cittadina di Mandalgovi. Pranzo picnic. Durante il trasferimento numerose le soste per incontrare i nomadi. All’arrivo in Mandalgovi sistemazione in hotel locale. Cena e pernottamento. 7° giorno MANDALGOVI – ULAANBAATAR (279 km) Prima colazione. Giornata dedicata al trasferimento verso Nord lungo piste ai cui margini numerose sono le aquile che nidificano a terra. Pranzo al sacco. Nel tardo pomeriggio arrivo nella Capitale. Sistemazione in guesthouse centrale. Cena e pernottamento. 8° giorno ULAANBAATAR Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita della Capitale: Piazza Sukhbaatar, il Museo di Scienze Naturali che ospita una meravigliosa collezione di fossili di dinosauro provenienti dal deserto del Gobi. Pranzo. Nel pomeriggio visita del Museo Choijin Lama e tempo libero per assistere ad uno spettacolo folcloristico. Cena e pernottamento in hotel. 9° giorno ULAANBATAAR e TRANSMONGOLICA Prima colazione e mattinata libera per visita al mercato. Pranzo libero e trasferimento in stazione per salire a bordo del treno n.5 per Irkutsk, in partenza alle 13.50. Cena e pernottamento a bordo, attraverso le steppe della Provincia del Sèlèngè. 10° giorno TRANSMONGOLICA – IRKUTSK (1061 km, 19 ore e 30 min.) Pensione completa a bordo. Giornata di viaggio verso la città di Ulan Udé, nella Siberia meridionale, capitale della Repubblica autonoma dei Buriati, dove si transita durante la notte, dopo la sosta al confine russo-mongolo per le formalità doganali; proseguimento del viaggio lungo la riva sud-occidentale del Lago Baikal, il più profondo e il più antico del mondo. Arrivo a Irkutsk, capitale della Siberia Orientale, verso le 9.20. Visita della città, che alla fine del XVII secolo attirò numerosi esploratori alla ricerca di leggendarie ricchezze; oggi è sede di un grande mercato multietnico, brulicante di gente e pieno di ogni genere di merci. Dopo pranzo è d’obbligo una sosta al Museo dei Decabristi, che nel dicembre del 1825 tentarono di rovesciare il sistema zarista a San Pietroburgo, e che furono condannati alla fucilazione o all’esilio in queste terre remote. Cena e pernottamento all’hotel Irkutsk. 11° giorno LAGO BAIKAL – ISOLA DI OLKHON (circa 300 km) Prima colazione e partenza in 4X4 per l’escursione al Lago Baikal, inserito nei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Si tratta di uno dei maggiori laghi al mondo per superficie e si stima che contenga il 20% delle riserve d’acqua dolce del pianeta. Visita del villaggio di pescatori buriati di Listvjanka sulla riva settentrionale del lago a 65 km da Irkutsk e successivamente imbarco a bordo del traghetto diretto all’Isola di Olkhon, la più grande fra le isole del lago, situata proprio al centro del cuore blu della Siberia. Qui la luce è assicurata spesso dalle lampade a kerosene, e non squillano telefoni. Il paesaggio, il cui nome originario significa “piccola foresta”, è caratterizzato da un alternarsi di foreste di conifere (taiga), steppe e rocce. Il luogo è spartano, ma il fascino dei luoghi e del paesaggio compenserà le piccole scomodità. Pranzo al sacco e arrivo a Khuzir, villaggio principale dell’isola di Olkhon. Trasferimento alla guest house (di legno), sistemazione. Nel pomeriggio, escursione alla Roccia di Shamanka, ritenuta essere abitata dallo Spirito, luogo sacro per gli sciamani del Baikal e della Mongolia. Visita al locale museo etnografico. Cena e pernottamento. 12° giorno ISOLA DI OLKHON – IRKUTSK (circa 300 km) Dopo la prima colazione, partenza per Capo Khobov (“zanna” nella lingua antica dei Buriati), uno dei luoghi di raduno shamanico più sacri dell’isola. Qui è possibile osservare le acque del Piccolo e del Grande Mare, in cui si suddivide il lago. E qui, tra le isole di Ushkanii e il Capo Svyatoy Nos vivono le foche d’acqua dolce. Dopo pranzo si prosegue per il villaggio di Ust Orda, in terraferma, per la visita al museo etnografico, e si raggiunge Irkutsk in serata. Cena e pernottamento in hotel. 13° giorno IRKUTSK - TRANSIBERIANA Prima colazione al sacco e trasferimento in stazione di primo mattino per salire a bordo del treno n° 11 delle 05.33 diretto a Tomsk, situata a nord del percorso principale della Transiberiana. Pensione completa e pernottamento a bordo. 14° giorno TRANSIBERIANA (deviazione secondaria) – TOMSK (1631 km, 32 ore) Pensione completa a bordo, attraverso la taiga e la steppa siberiane si giunge, intorno alle 13.31, a Tomsk, antica capitale storica della Siberia, fondata nel 1604 e un tempo fu la più grande città siberiana, capoluogo della Gubernija di Tomsk. È un centro abitato ricco di storia e tradizioni, con notevoli testimonianze di architettura di epoca zarista e numerosi monumenti storici. È nota in Russia come "la città degli studenti", per la quantità e qualità di università ed istituti d'istruzione. Pranzo in una popolare pyelmennaia nei pressi della stazione ferroviaria e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio visita al Verhnyaya Yelan, il tradizionale quartiere di legno della città, rimasto intatto fino ad oggi anche grazie al volontario isolamento della città di Tomsk, la cui popolazione si oppose fermamente al passaggio della ferrovia transiberiana negli anni Novanta dell’Ottocento, per timore del caos che un tale rinnovamento avrebbe potuto portare nella comunità locale. Cena in hotel. 15° giorno TOMSK Dopo la prima colazione si visitano il primo campus universitario, la cattedrale dell’Epifania in piazza Lenin e il controverso monumento a Cekhov, si pranza in corso di visita e si prosegue con una passeggiata lungo il fiume Tom. Tempo libero e cena in hotel. 16° giorno TOMSK - TRANSIBERIANA Prima colazione trasferimento in stazione per salire a bordo del treno Iaroslavskaia, il n° 37 delle 07.25. Pensione completa e pernottamento a bordo. Si attraversano gli Urali, confine naturale tra Asia e Europa. Il treno effettua brevi soste nelle stazioni di Tiumen, Sverdlovsk (Yekaterinburg, dove termina l’Asia, ai piedi degli Urali), Perm. 17° giorno TRANSIBERIANA Pensione completa a bordo. Relax. Brevi soste effettuate dal treno nelle stazioni di Balezino, Kirov, Gorkij, Vladimir. 18° giorno TRANSIBERIANA – MOSCA (3600 km, 57 ore) Prima colazione e pranzo a bordo. Arrivo a Mosca Yaroslavskaia, in Piazza Komsomolskaya, previsto intorno alle 16.30. Trasferimento all’Hotel Maxima Zarya (3 stelle) o similare. Cena libera, visita della Piazza Rossa e pernottamento. 19° giorno MOSCA – MILANO MALPENSA (2290 km) Dopo la prima colazione, partenza in minibus per l’aeroporto e imbarco sul volo diretto a Milano Malpensa.
Mezzo di trasporto:
Voli di linea, auto fuoristrada 4x4 treno
(linee transmongolica, transbaicalica e
transiberiana), aliscafo, pullmino.
Costo:
5980 EURO, supplemento singola solo a Ulaan
Baatar e Mosca
[Nota]
Informazioni
giuridiche
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