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I NOSTRI VIAGGI

Cod. AFCOM2
LE ISOLE DELLA LUNA

Abstract: Una meta esaltante in un periodo ideale; due partenze, il 16 e il 30 luglio 2010. Accompagnamento culturale di Maurizio Rossi.


Descrizione: Le Comore, “le isole della luna” dei navigatori arabi, sono un arcipelago nell’Oceano Indiano composto geograficamente da quattro isole: Gran Comore, Anjouan, Mohéli e Mayotte, quest’ultima territorio francese.
Gran Comore ha un passato storico molto ricco, ha conosciuto le invasioni dei portoghesi e degli arabi e è stato un importante crocevia del commercio dell’Oceano Indiano settentrionale tra il IX ed il XIX secolo. Geologicamente è la più giovane delle isole, forgiata da un vulcanesimo recente e non ancora sopito: l’ultimo evento data 1977. Il vulcanesimo fornisce un aspetto particolare all’isola, dominata da rocce nere e da pozzolane, priva di corsi d’acqua e ricca di falde freatiche finemente filtrate dalle rocce.
Anjouan invece è un’isola nata da un antico vulcanesimo sottomarino, i corsi d’acqua sono ricchi, la montagna forma una grande barriera per le nuvole e la pioggia è più frequente. E’ in parte coperta da foreste dove abbondano palme e orchidee, svolazzano farfalle colorate e tra i rami volteggiano lemuri maki, importati dal Madagascar. L’umidità permette un’agricoltura dai prodotti preziosi: banane, chiodi di garofano, vaniglia, cacao, arance, manioca... L’isola presenta anche belle cascate e la strada che l’attraversa all’interno è sinuosa ed ombreggiata da una vegetazione lussureggiante: la natura è sempre presente, accompagnata da una storia di conquiste e da un’intrigante atmosfera da “comptoire” arabo.
Mohéli infine ha saputo conservare una natura unica e un naturale charme specifico che stimola un forte interesse ecologico: spiagge di sabbia bianca, isolotti deserti, foresta primaria, fauna e flora ancora intatte. Quest’isola, molto meno “civilizzata” delle altre, acquista un fascino particolare agli occhi del visitatore.
La popolazione delle isole è molto ospitale e la vita di paese è ritmata da varie cerimonie (nascita, circoncisione, matrimonio, viaggio…) sottolineate da danze e canti che si tengono preferibilmente in luglio ed agosto, periodo nel quale gli emigrati rientrano nel loro paese e le famiglie si riuniscono. L’islam è universalmente diffuso, permea la vita della comunità e ne costituisce la base culturale. Si tratta di una versione moderata, non integralista, non costrittiva, che non restringe la libertà né per gli uomini, né per le donne. La sensibilità del viaggiatore suggerirà i comportamenti e gli abbigliamenti adatti alle diverse situazioni e ai vari luoghi.



Timeline: 1° e 2° giorno
Italia-Moroni
Volo di linea notturno su Moroni, la capitale di Gran Comore. Arrivo a metà giornata. Dall’aereo la vista dell’isola mozza il fiato. Allineati sotto il vulcano Karthala (2316 m) più di trecento tra coni, spuntoni rocciosi e crateri punteggiano il suolo mentre lunghe colate di lava nera scendono verso il mare: un paesaggio lunare. Visita della cittadina che ha l’aspetto piacevole di un luogo balneare grazie alle ville nascoste in un grande palmeto che scende verso il mare. Un tempo piccolo villaggio di pescatori, Moroni si è sviluppata intorno alla sua baia che ora ospita il pittoresco porto dei gozzi, le tipiche imbarcazioni in legno che navigano verso le coste africane. La splendida moschea del venerdì si specchia nelle acque della baia con le sue colonne imponenti ed il suo fine minareto in pietra bianca. Nella medina, tra le viuzze che si intersecano come in un labirinto, molte vecchie case hanno conservato le loro originali porte scolpite con motivi ornamentali e geometrici. Al mercato Volovolo si fondono odori, suoni e colori: stie cariche di polli; panieri stracolmi di pomodori, insalate e cipolle; sacchi di riso e manioca; casse di pesce fresco... Le ricche collezioni del museo offrono infine un compendio delle tradizioni, della storia e dell’ambiente naturale delle isole Comore. Cena e pernottamento a Itsandra in un albergo che si affaccia su una spiaggia di sabbia bianca.

3° e 4° giorno
Mitsamiouli-Goula’Ivoini
Partenza in fuoristrada verso il nord dell’isola dove si snodano lunghe spiagge di candida sabbia bordate da palme, gradevole ed insolito contrasto con le nere lave che caratterizzano l’interno. Dopo una sosta ad un villaggio dalla moschea ritenuta miracolosa si raggiunge una spiaggia nella quale sostano le agili galawa, le tradizionali piroghe a bilanciere utilizzate dai pescatori, che ci condurranno a Djomani. Una breve camminata ci porta a Niamaoui, piccolo gioiello naturale, lago salato posto sul fondo di un antico cratere vulcanico, proprio in riva al mare. La posizione del lago e la particolarità del cratere hanno fatto sorgere intorno a Niamaoui varie leggende. Si continua verso Mitsamiouli, per lungo tempo sede di un importante sultanato, che offre un intrico di stradine lungo le quali si affacciano vecchi edifici dalle porte e dalle finestre in legno artisticamente scolpito. Continuando per un breve tratto verso la costa orientale vulcanica ecco Ivoini, piccolo insediamento rannicchiato contro i fianchi di un gigantesco dragone immaginario del quale appare la sola colonna vertebrale dalle vertebre ritte. Questo caos di rocce, un luogo paradisiaco denominato Goula’Ivouni, forma una penisola ed è in realtà ciò che resta di un antico cratere in parte distrutto dalla forza dei flutti. Visita delle vestigia del XV secolo di Hatsambou, il pozzo, la casa della lampada, la piazza pubblica e il suo ruolo sociale nella società Comoriana, la moschea in palissandro scolpito. Tempo a disposizione sulla bella spiaggia di sabbia immacolata di Chomoni, che nel week end attira anche gli abitanti dell’isola. Campi in riva al mare.

5° e 6° giorno
Koimbani-Iconi-Chindini-Moroni
Si lascia Chomoni attraverso l’altopiano di Koimbani percorrendo la strada che attraversa l’isola in larghezza. Ecco Ntsoudjini con la sua moderna moschea dalla cupola verde, luogo storicamente noto per il suo ruolo protettivo ai tempi delle invasioni dei pirati malgasci. Si scoprono poi piccoli borghi sommersi nella flora tropicale nella quale spiccano i colori delle bouganvillee e l’aria profuma di ylang-ylang e di chiodi di garofano. Non mancano le palme ed i banani, che svelano scorci di splendidi panorami sulle coste, sul mare e sui coni vulcanici intorno. Fino a Koimbani ed al suo palazzo del sultano trasformato in museo. Si ritrova infine Moroni per continuare verso sud, verso Iconi, la vecchia capitale dell’isola, la città più importante nel XIX secolo, punto di sbarco preferito dai predatori malgasci, costruita ai piedi di una grande falesia ai bordi del mare. Da una roccia, dice la leggenda, le donne di Iconi cercavano la morte gettandosi tra i flutti piuttosto di sottostare alle brame degli invasori. Visita a piedi della cittadella e dei quartieri vecchi, con le rovine degli antichi palazzi, le tombe, le fortificazioni. Visita delle vestigia coloniali di Humblot a Salimani. Continuando poi verso sud si raggiunge la punta meridionale dell’isola e i suoi ampi arenili. Anche se la maggior parte del litorale comoriano è invaso da lava nera, si alternano straordinarie spiagge di sabbia bianca e incontaminata, spesso deserte, che hanno proprio l’aspetto di piccolo paradiso tropicale, con qualche baobab e molte palme. Notte sulla spiaggia di Chindini e l’indomani continuazione verso Foumbouni, città-cittadella che con i suoi antichi palazzi principeschi, le moschee ed i monumenti testimonia la lunga e prestigiosa grandezza del sultanato di un tempo. Per finire la visita di quest’isola passaggio a Bangoua, villaggio di pescatori, prima di rientrare nella capitale Moroni. Cena e pernottamento in hotel.

dal 7° al 9° giorno
Mutsamudu-Domoni-Moya
Un volo domestico ci porta a Mutsamudu, la piccola capitale di Anjouan situata in una splendida piana tra il mare ed il Monte Ntingui. Con i suoi gozzi, la sua moschea e l’antico palazzo del Sultano, Mutsamudu sembra fare un trio con Zanzibar e Djeddah. Ma il suo porto è moderno, è il più importante dell’arcipelago, ed accoglie cargo e containers incredibilmente profumati, dati i commerci peculiari dell’isola: dall’ylang-ylang alla vaniglia, dal chiodo di garofano al lime. Visita della labirintica medina sulle cui strette strade si affacciano edifici dall’architettura di stampo arabo. E visita del colorato mercato, delle botteghe artigianali, della moschea del venerdì e della cittadella costruita alla fine del XVIII secolo per proteggersi dalle invasioni malgasce. Cena e pernottamento in hotel. L’8° giorno partenza per il tour dell’isola. Superata Tsembehou, gradevole cittadina posta nel cuore dell’omonima vallata, si trova la cascata di Tratringa, che cade con un unico salto, incassata tra le rocce. Poi la storica città di Bambao M’Tsanga, oasi di fascino e bellezza voluta dal Sultano Abdallah III, con il suo palazzo bianco, edificato intorno al 1855, dalle porte meravigliosamente scolpite ed il parco che domina la regione. Pranzo picnic. Si piega quindi verso nord per raggiungere nel pomeriggio il lido di Hayoho, dove sarà posto il campo. Il giorno dopo si lascia la spiaggia per viaggiare su pista fino alla strada nazionale e visitare Domoni. La storica città presenta un insieme di case dai tetti a terrazza che si toccano l’un l’altro ed a volte sono persino collegati da passerelle. Le strade, come sempre viuzze intrecciate, risultano così a volte anche coperte. I minareti delle diverse moschee spuntano qua e là nel cuore della città vecchia che nasconde in ogni angolo piccoli capolavori di architettura. Il mercato e le botteghe degli artigiani offrono al visitatore abili scultori che lavorano il legno decorando porte, finestre e mobilio a fianco di costruttori di bambole tradizionali riccamente vestite. Si continua fino a Moya, villaggio di pescatori affacciato sul Canale di Mozambico, sulla cui spiaggia di sabbia fine tra rocce e palme si potrà organizzare un picnic e rilassarsi con attività balneari. Lungo la strada del ritorno sosta a Sima, città distrutta da un ciclone nel XVIII secolo della quale rimangono poche vestigia. Completato così il giro dell’isola si ritrovano Mutsamudu e l’hotel per la notte.

10° giorno
Fomboni-Itsamia
Ancora un volo ed ecco l’isola di Mohéli, la più piccola e la più protetta, nella quale la natura è rimasta inviolata. Qui ci attende un minibus per raggiungere dapprima l’hotel e poi la strada per Itsamia. Notte al bivacco in riva al mare, osservando la spiaggia sulla quale le tartarughe verdi arrivano per deporre le uova. Queste tartarughe marine sono sessualmente mature tra i 25 ed i 40 anni e depongono da 40 a 200 uova… L’osservazione si effettua esclusivamente con una minima luce rossa e le foto vanno scattate senza flash per proteggere la tranquillità di queste fantastiche creature.

11° giorno
Miringoni-Nioumachoua
In auto si raggiunge Miringoni e poi, via strada o in battello a seconda della situazione del mare, Nioumachoua, il cuore terrestre del parco marino di Mohéli, un sito idilliaco per tutti gli ecologisti. La riserva, straordinaria, creata nel 2001 per proteggere il fragile ecosistema dell’isola, comprende una parte terrestre, sulla quale sorgono dieci villaggi tra i quali Nioumachoua, ed una decina di isolotti al largo. La popolazione partecipa ampiamente alla gestione del parco ed ha abbandonato tutte le pratiche, particolarmente quelle di pesca, che potrebbero nuocere all’ecosistema. Cena e pernottamento all’hotel Lakalodge.

12° giorno
Nioumachoua-le isole ed il parco sottomarino
Escursione in battello alle isole del parco dove, tra luglio e settembre, è possibile incontrare le balene che vengono a partorire nelle acque calde delle Comore prima di ritornare nell’Antartico. La zona ospita una ricca fauna sottomarina che si potrà ammirare anche facendo snorkeling tra gli isolotti. Una rara meraviglia! Vivono ancora qui esemplari di celacanto, un pesce 'fossile' preistorico, con pinne simili ad arti e uno scheletro cartilagineo, che si credeva scomparso da oltre 70 milioni di anni e che fu scoperto casualmente negli anni ’30 da uno studioso. Per il professore equivalse a trovare un dinosauro in vita, seppe invece che la gente del posto catturava e mangiava tranquillamente questi 'estinti' celacanti da anni! Ritorno in serata in albergo per la cena e il pernottamento.

13° giorno
Nioumachoua
Giornata a disposizione per attività balneari con possibilità di visitare un sito archeologico o di andare alla ricerca dei lemuri che popolano la zona. Pensione completa in hotel.

14° giorno
Nioumachoua-Moroni
Mattinata di relax balneare prima di riprendere la strada per Fomboni e poi il volo su Moroni. Cena e pernottamento all’Hotel Itsandra.

15° giorno
Moroni-Europa
Mattinata dedicata agli ultimi acquisti, con visita ai laboratori degli artigiani e degli artisti, e poi trasferimento in aeroporto per il volo che ci riporterà nel Vecchio Continente.

16° giorno
Italia
Dopo un volo notturno arrivo in Italia.


Mezzo di trasporto: Voli di linea, fuoristrada, minibus, piroga

Costo: Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano/Roma – minimo 10 partecipanti: € 3.980,00 La quota comprende: • I voli a/r in classe economy • Sistemazione in camere doppie standard • Trasferimenti da e per l’aeroporto • Mezzi di trasporto necessari allo svolgimento del circuito • Pensione completa • Tutte le escursioni e le visite citate nel programma La quota non comprende: • **Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge: € 193,87 (calcolate in data 08-10-09) • L’assicurazione medico/bagaglio (€ 70,00) • Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato Supplementi: • Sistemazione in singola: € 450,00 • *Vettore aereo alta stagione: € 300,00 • Assicurazione annullamento facoltativa ** NOTA BENE: Data l’estrema, imprevedibile variabilità delle tasse aeroportuali, security tax e fuel surcharge il loro importo definitivo sarà disponibile a 21 giorni dalla data di partenza. [Nota]

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