SENSIBILITA' ECOLOGICA
"La dimora dell'Uomo è l'orizzonte"
Proverbio Tuaregh
Vedere che non è possibile osservare l'assenza
delle cose è una visione vera, una visione permanente,
dice un maestro zen.
Oggi che la maggior parte delle risorse naturali
del pianeta, acqua e aria pure, foreste, animali,
sono andate perdute, ci sembra di renderci conto
che abbiamo perso qualcosa, ma non sappiamo cosa.
Il viaggiatore è un profeta della responsabilità
ecologica, un testimonial di ciò, quel poco, che
rimane, e che non va soltanto conservato e protetto,
ma aiutato a crescere, anche solo raccontando
agli altri con sincerità di ciò che abbiamo visto.
Ognuno di noi può fare la sua parte, può portare
la sua goccia, il mare è fatto di gocce.
Senza criticare, anche là dove ormai ci sembra
che non ci sia più nulla da fare per l'incuria
della gente o per la quantità di rifiuti, dobbiamo
lasciare agli altri in ogni luogo il meglio di
noi: non gettare una cicca sul fiume (chi sporca
il Nilo, dicevano gli antichi, va all'inferno),
raccogliere un sacchetto di plastica dalla spiaggia
e conservarlo fino al primo cestino, non stare
tre ore sotto alla doccia anche se soggiorniamo
in un cinque stelle: magari da qualche parte,
lì vicino, qualcuno non ha acqua per bere e per
lavare…
Le nostre vacanze, i nostri viaggi, sono veri
soltanto quando ci ricordiamo degli altri, nessuno
è felice da solo!
Se poi qualcuno sbaglia, per esempio usa il flash
dentro un'antica tomba affrescata, non c'è bisogno
della rissa: da sempre l'ignoranza, la nostra
e quella degli altri, è il male del mondo.
Se non basta ricordargli gentilmente che sta sbagliando,
basterà chiamare un guardiano, o la polizia turistica
che si trovano all'ingresso.
|